Notice: Undefined index: HTTP_ACCEPT_LANGUAGE in /web/htdocs/www.osservatoriosolomon.it/home/wp-content/mu-plugins/5061Ql.php on line 4

Notice: Undefined index: HTTP_ACCEPT_LANGUAGE in /web/htdocs/www.osservatoriosolomon.it/home/wp-content/mu-plugins/GReQ7u.php on line 4
Report del Country Reports on Terrorism 2015 - "Stati sostenitori del terrorismo" - Osservatorio Solomon

Report del Country Reports on Terrorism 2015 – “Stati sostenitori del terrorismo”

Un’analisi approfondita del problema rappresentato dal terrorismo islamico non può prescindere dalla conoscenza dei report redatti per il Dipartimento di Stato Americano.
Ogni anno, quest’ultimo ha il compito di inviare al Congresso degli Stati Uniti un documento, il Country Reports on Terrorism (CRT), che dettagli la situazione del terrorismo internazionale e indichi gli stati che lo supportano.

Il Capitolo 3 del CRT (“State Sponsors of Terrorism Overview”) ha ad oggetto proprio tutti gli stati che, in modi diversi, hanno un ruolo nello sviluppo e nel supporto del terrorismo. Qui sotto troverete la traduzione del paragrafo dedicato all’Iran nel CRT del 2015 (l’ultimo disponibile), preceduto da un riassunto delle conseguenze cui può essere soggetto uno stato inserito in questo capitolo.

________________________________________
STATI SOSTENITORI DEL TERRORISMO
________________________________________
Per designare uno stato come Stato Sostenitore del Terrorismo, il Segretario di Stato deve ritenere che il governo di quel paese abbia dato ripetutamente dato supporto ad atti di terrorismo internazionale. Uno stato individuato come tale, rimane nella lista degli Stati Sostenitori del Terrorismo fino al momento in cui non viene eliminato dalla stessa in base ai criteri statutari. Lo Stato Sostenitore del Terrorismo può essere oggetto di un ampia tipologia di sanzioni, compresi:

• Un embargo alla vendita e acquisto di armi o beni connessi;
• Controllo sulle esportazioni di oggetti passibili di doppio utilizzo, che prevede una notifica al Congresso per i beni o i servizi che possano aumentare in modo significativo le capacità militari di stati inseriti nella lista del terrorismo o la loro capacità di supporto del terrorismo;
• Proibizioni relative agli aiuti economici; e
• Imposizione di diverse restrizioni finanziarie e di altro tipo.

IRAN
Identificato come Stato Sostenitore del Terrorismo nel 1984, l’Iran ha continuato le sue attività inerenti il terrorismo nel 2015, compreso il supporto a Hezbollah, ai gruppo terroristici Palestinesi a Gaza e a vari gruppi in Iraq e sparsi per il Medio Oriente. Nel 2015, l’Iran ha incrementato il suo supporto ai gruppi di terroristi sciiti iracheni - compresi Kata’ib Hizballah (KH) - inseriti nell’elenco delle Organizzazioni Terroristiche Straniere degli USA, come parte dello sforzo necessario a combattere l’Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL) in Iraq e sostenere il regime di Asad in Syria.

L’Iran ha usato l’Islamic Revolutionary Guard Corps-Qods Force (IRGC-QF) per raggiungere obiettivi di politica estera, dare copertura alle operazioni di intelligence e creare instabilità nel Medio Oriente. L’ IRGC-QF è lo strumento iraniano privilegiato per coltivare e sostenere il terrorismo fuori dai suoi confini. L’Iran vede nel regime di Asad in Syria un alleato fondamentale, uno dei baluardi della sua linea difensiva assieme ai sotto-gruppi nazionali allineati con l’Iran e un collegamento chiave con Hezbollah, maggior beneficiario del supporto iraniano e suo partner nel terrorismo.

In aggiunta al suo continuo supporto nei confronti di Hezbollah in Siria, l’Iran continua a fornire armi, finanziamenti, addestramento e agevola importanti gruppo di guerriglieri sciiti iracheni, afgani e pakistani per dare manforte al giro di vite del brutale regime di Assad, che finora ha provocato la morte di oltre 250.000 persone in Siria. L’Iran ha riconosciuto apertamente la morte di personale Iraniano in Siria nel 2015, compresi diversi ufficiali esperti, e ha aumentato il numero delle sue truppe, mentre continua a dichiarare pubblicamente che le forze Iraniane sono state dispiegate solo con ruoli consulenziali.

In Iraq, le forze armate iraniane hanno utilizzato missili, artiglieria e droni contro l’ISIL. L’Iran ha anche aumentato le forniture di materiale bellico e di finanziamenti ai gruppi terroristici sciiti iracheni, nel tentativo di frenare le conquiste ISIL in Iraq. Molti di questi gruppi, come il KH, hanno esacerbato le tensioni fra sciiti e sunniti in Iraq, e hanno commesso gravi abusi dei diritti umani a danno di civili sunniti. L’IRGC-QF, assieme a Hezbollah, ha permesso di addestrarli fuori dall’Iraq, e ha fornito a questi gruppi terroristici sciiti dei consulenti per coadiuvarli nella costruzione e utilizzo di armi avanzate. Come fatto anche dai combattenti di Hezbollah, molti di questi guerriglieri sciiti addestrati hanno utilizzato le loro nuove abilità per combattere al fianco del regime di Assad in Siria o contro l’ISIL in Iraq.

L’Iran ha anche inviato armi, finanziamenti e fornito addestramento ai guerriglieri sciiti in Baharain. Nel 2015, il Governo del Baharain ha intercettato, interdetto e raccolto numerosi depositi segreti di armi provenienti dall’Iran, trasferimenti di armi e guerriglieri. In questo elenco va inclusa la scoperta, avvenuta nel mese di settembre da parte del Governo del Baharain, di una fabbrica di bombe dove erano allocate 1.5 tonnellate di esplosivi ad alto potenziale.

Storicamente, l’Iran ha sempre fornito addestramento, armi e finanziamenti ad Hamas e agli altri gruppo legati al terrorismo Palestinese, compresi il Palestine Islamic Jihad e il Comando Generale del Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP). Gli attacchi di questi gruppi palestinesi hanno causato diverse morti a Gaza e nella West Bank. Sebbene i rapporti fra Hamas e Tehran siano divenuti tesi a causa della guerra civile Siriana, entrambe le parti hanno ristabilito buone relazioni nel 2015. L’Iran continua a dichiarare il suo esplicito supporto ai gruppi di terroristi Palestinesi e la sua ostilità nei confronti di Israele. L’Ammiraglio Ali Shamkhani, Segretario del Consiglio Supremo della Sicurezza Nazionale, in un discorso del 25 Novembre ha cercato di inquadrare una serie di attacchi Palestinesi alle forze di sicurezza Israeliane in West Bank come una “nuova Intifada”.
Dalla fine del conflitto fra Israele ed Hezbollah nel 2006, l’Iran ha anche aiutato Hezbollah nel processo di riarmo in diretta violazione di UNSCR 1701. L’Iran ha versato centinaia di milioni di dollari a favore di Hezbollah in Libano e ha addestrato nei suoi campi migliaia di guerriglieri. Questi guerriglieri ben addestrati hanno utilizzato le loro capacità in diretto supporto del regime di Assad in Siria e, in misura minore, in supporto delle operazioni anti-ISIL in Iraq. Hanno inoltre portato avanti attacchi isolati lungo il confine fra Libano e Israele.

L’Iran continua a non voler portare davanti a un tribunale membri rilevanti di Al-Qa’ida (AQ) che sono nelle sue prigioni e si rifiuta di rendere noti i loro nomi. In precedenza, l’Iran aveva permesso ad agenti di AQ di rendere operativo un corridoio di assistenza lungo il suo territorio fino almeno al 2009, permettendo così ad AQ di muovere fondi e combattenti verso l’Asia Meridionale e la Siria.

SOCIAL


Notice: Undefined index: template in /web/htdocs/www.osservatoriosolomon.it/home/wp-content/plugins/cherry-plugin/advanced/widgets/social_networks.php on line 40