L’ IHRA (INTERNATIONAL HOLOCAUST REMEMBRANCE ALLIANCE), originariamente “Task Force for International Cooperation on Holocaust Education, Remembrance and Research”, è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1998.
Attualmente IHRA è composta da 31 stati membri tra i paesi europei, tra cui naturalmente l’Italia, 10 Stati osservatori e 7 Sostenitori internazionali permanenti: United Nations, UNESCO, OSCE/ODIHR, International Tracing Service (ITS), European Union Agency for Fundamental Rights (FRA), Council of Europe, and the Claims Conference. L’affiliazione è aperta a tutti i Paesi, i membri hanno l’obbligo di impegnarsi a sviluppare politiche nazionali in sostegno alla divulgazione e alla didattica sull’Olocausto, nonché partnership e condivisione di best practices. I governi nazionali degli Stati membri nominano ed inviano agli incontri periodici dell’IHRA una delegazione composta da rappresentanti del governo ed esperti in materia.
https://www.holocaustremembrance.com/media-room/stories/working-definition-antisemitism.
I 31 paesi membri dell’ IHRA avevano già adottato una “Definizione operativa del negazionismo e della distorta rappresentazione dell’Olocausto” durante l’assemblea plenaria di Toronto del 10 ottobre 2013.
All’Italia l’onere e onore di guidare nel 2018 l’IHRA. La notizia arriva da Iasi, in Romania, dove la sessione plenaria dell’organizzazione ha affidato all’Italia e all’ambasciatore Sandro De Bernardin la presidenza dell’IHRA. Una candidatura – quella di De Bernardin, volto noto della politica internazionale con numerosi incarichi di rilievo alla Direzione generale per gli Affari politici e di Sicurezza della Farnesina ed ex ambasciatore in Israele – presentata su indicazione del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e appoggiata in modo convito dalla Presidenza del Consiglio italiano, attraverso il Sottosegretario di Stato Claudio De Vincenti.
Il passaggio di consegne dalla presidenza 2017, affidata alla Svizzera, avverrà nel marzo del 2018 (con termine marzo 2019) presso l’ambasciata italiana a Berlino (sede del Segretariato Esecutivo dell’IHRA).
L’Italia dunque, per la seconda volta dalla sua adesione alla rete dell’IHRA nel 1999, assume la responsabilità di guidare gli altri Paesi nell’importante impegno di rafforzare e far progredire la conoscenza della Shoah attraverso l’educazione, la commemorazione e la ricerca. E il 2018 sarà un anno carico di significato per il nostro Paese: la presidenza italiana all’IHRA coinciderà infatti con l’80 anniversario dell’emanazione delle leggi razziali del 1938. Un dato temporale che conferirà un’ulteriore importanza all’impegno italiano sul fronte della Memoria e della lotta contro negazionismo, antisemitismo e intolleranza: sarà un’opportunità per sviluppare sul piano internazionale delle riflessioni che l’anniversario susciterà a livello nazionale.
Negli anni, speciali commissioni sono state istituite per monitorare l’antisemitismo ed il negazionismo dell’Olocausto, nonché l’approfondimento sui numerosi altri genocidi nelle Storia. Uno dei ruoli chiave dell’IHRA è contribuire al finanziamento di progetti di rilievo attraverso borse di studio in grado di incoraggiare il dialogo internazionale e lo scambio di speciali competenze finalizzate a progetti caratterizzati da forti elementi multilaterali.
La definizione operativa è stata adottata dal Parlamento Europeo e recepita dal Governo degli Stati Uniti, dal Canada e dalla Gran Bretagna http://www.antisem.eu/projects/eumc-working-definition-of-antisemitism/; https://www.theguardian.com/society/2016/dec/12/antisemitism-definition-government-combat-hate-crime-jews-israel;https://www.state.gov/j/drl/rls/fs/2010/122352.htm; http://international.gc.ca/world-monde/world_issues-enjeux-mondiaux/religion_freedom-liberte-religion.aspx?lang=eng e ora anche dalla Germania http://www.dw.com/en/german-government-adopts-international-anti-semitism-definition/a-40608166